Ukulele Meeting 2014 - Una bellissima esperienza, come sempre!
Quest’articolo è particolarmente impegnativo da scrivere per
me… Non perché non so cosa scrivere, ma perché ci sarebbero talmente tante cose
da dire che rischio di fare un tema più che un articolo. Sono stata, per il
quarto anno consecutivo, al festival dell’ukulele a Caldogno: Ukulele Meeting
2014. Non so da che parte incominciare a raccontarvi questi tre giorni, quindi
penso di iniziare con quello che forse di solito si fa alla fine e cioè i
ringraziamenti. Ringrazio a nome mio e di Federico chi ha organizzato tutto
questo e in particolare: Daniela Gaidano per la sua gentilezza, disponibilità
ed impegno per riuscire a farci esibire sul palco, come sempre è stata unica!
Luca Scalco anche lui per la gentilezza e la disponibilità che mostra sempre,
cosa che secondo me non bisogna per niente dare per scontata. Ringrazio anche
tutti i ragazzi che ci hanno aiutato materialmente a salire sul palco, sono
stati incredibili! Un ringraziamento particolare mio personale va anche a
Jontom, che con le sue lezioni e dritte mi ha permesso di esibirmi facendo una
figura che ritengo decente e questo per me è già un successo! Ringrazio anche
Francesco Albertazzi in arte UkuleleJE per avermi fatto da interprete con
l’inglese e da fotografo, una gran persona! Un altro ringraziamento mio
personale, penso sia l’ultimo e mi scuso se ho dimenticato qualcuno, va a tutte
quelle persone che (conoscendomi o no) mi hanno aiutato a muovermi nel parco
della Villa di Caldogno dove la ghiaia mi faceva piantare parecchio le ruote
della sedia a rotelle. A riguardo apro una parentesi veloce, voglio dire che
questo evento è accessibile a tutti, anche a chi come me è su sedia a rotelle e
ci va senza accompagnatore. E ciò è possibile proprio grazie alle persone che
partecipano e che hanno tutte uno spirito di aggregazione, gioia nel suonare
questo strumento e tanta umanità tale da aiutarsi a vicenda in caso di
necessità. Mi scuso se mi sono dilungata parecchio nei ringraziamenti ma
ritengo fossero più che doverosi. Ora inizio a parlarvi del Festival.
A parte i “soliti noti” per chi è appassionato di ukulele
come: Enrico Farnedi, Paul Moore, Ukulelezaza, Blue Dean Carcione e Jontom che
si sono esibiti e sono stati tutti fantastici, ce ne sono stati altri che
meritano una menzione in questo articolo. E sono: Aldrine Guerrero e Joe Souza
che sono oltre a musicisti e cantanti mitici, il primo è tra i più seguiti su
Internet per i suoi video in cui insegna lo strumento e lo fa in modo molto
chiaro e semplice anche per chi non conosce molto bene l’inglese; il secondo è
“semplicemente” il boss della casa che produce ukulele Kanile’a e che ritengo
personalmente, per fare un paragone che possono capire anche chi non è
appassionato di ukulele, essere le Ferrari degli ukulele. Su queste due persone
fatemi dire un’altra cosa a cui tengo molto. Nonostante la loro immensità in
quello che fanno, sono due persone straordinarie. Sono rimasti umili, gentili,
sensibili, disponibili e io sono molto felice ed orgogliosa di essere riuscita
a farmi fotografare con entrambi.
Poi ci sono stati artisti che io ancora non avevo visto
esibirsi dal vero ma che sono rimasta estasiata ad ascoltarli, come per esempio
The Ukulele Orchestra of Great Britain. Otto elementi che suonano insieme da
quasi 30 anni e sono venuti per la prima volta in Italia per questa occasione.
Veramente grandi! Sono da citare anche: Adrien Janiak francese, di grande
talento; Francesca De Fazi di Roma che è stata molto coinvolgente ed
entusiasmante; l’Orchestrina di Roma anche loro molto coinvolgenti, trascinanti
e divertenti; Ugo Sanchez Jr. che con il suo modo di fare mi ha fatto morire
dal ridere e ha dimostrato che l’ukulele lo si può suonare anche in modo
comico; non posso esimermi dal dire due parole anche sulla Keiki Ukulele Band,
una band formata da bambini dai 7 agli 11 anni circa e che tutti sono ottimi
musicisti di ukulele. Infatti hanno già un discreto pubblico che li apprezza e
vanno anche in festival all’estero ad esibirsi, veramente tutti bravissimi, da
rimanere incantati ad ascoltarli e guardarli. Complimenti a loro e al loro
maestro Enrico che sta facendo un ottimo lavoro! infine, ma non per questo meno
bravi, Uke Swing da Genova che sono stati capaci di farmi apprezzare un genere
di musica che sinceramente non è quello che preferisco, ma loro sono stati
talmente bravi e coinvolgenti che mi hanno rapito.
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