Intervista ukulelosa agli Ukus In Fabula
I membri del gruppo sono: Uliano Bruner, Daniele Dencs e Claudio Perini, anche se ad essi si uniscono altri artisti. Ma l'intervista che vi propongo oggi è per questi tre musicisti componenti di un gruppo che propone un genere che va da Bob Dylan a Bob Marley. E che recentemente ha provato anche l'avventura di proporsi nel programma Italia's got talent, oltre ad aver partecipato al programma Si può fare. Ecco qui di seguito l'intervista e ringrazio il gruppo per avermi dato l'opportunità di farla.
Da quanti anni suonate l’ukulele?
Come descrivereste il vostro background
musicale?
D. Pieno di tante cose, ascolto un
po’ di tutto, anche se la mia passione rimane l’opera. Ho studiato e suonato
tanto country, tanto pop, e tanto blues.
C. Vengo dalla musica classica (pianoforte e composizione) e dalla
chitarra rock... con tutto quello che c'è in mezzo!
U. Estremamente complesso, perché in
passato ho spaziato tra artisti e generi
diametralmente opposti, il che mi ha portato ad apprezzare le più minuscole
sfaccettature e a conoscere la musica da un punto di vista elitario.
Qual
è il vostro approccio globale alla musica in generale?
D. E’ sempre stata una compagna di
viaggio, una di quelle che sta lì sempre, quando vuoi, e ti accoglie a braccia
aperte ogni volta che giri lo sguardo verso di lei.
C. Cerco di ascoltare tutto senza
pregiudizi.
U. La
musica, tutta, è strumento di sfogo e di comunicazione. Chi suona o
semplicemente chi canta, ha una marcia importante in più rispetto a chi non la
fa. Se poi trovi la musica giusta, cioè quella che fa per te, questa magia
aumenta in maniera esponenziale!
Da quanti anni suonate l’ukulele?
D. Ho
iniziato con l’ukulele basso più di tre anni fa, comprandolo in America a
scatola chiusa. Da lì, si è aperto un mondo, che ha portato un sacco di
persone, musicisti, avventure nuove.
C. Da un anno, grazie agli Ukus in Fabula.
U. Poco più di due anni, ma lo suono
mediamente un’ora al giorno, escluse le lezioni, gli spettacoli e le serate.
Come
avete conosciuto l’ukulele? Chi o cosa vi ha spinto ad iniziare a suonarlo?
D. L’ukulele, lo conosco da sempre praticamente, da Rino Gaetano, Marylin, dalle note di Over the rainbow. Cosa ti spinge a suonare l’ukulele? Non saprei… ti ci ritrovi dentro e non ne esci più!
D. L’ukulele, lo conosco da sempre praticamente, da Rino Gaetano, Marylin, dalle note di Over the rainbow. Cosa ti spinge a suonare l’ukulele? Non saprei… ti ci ritrovi dentro e non ne esci più!
C. Come molti, per gioco e curiosità! Chi: Daniele Dencs degli Ukus in Fabula! :)
U. Conosciuto
decine di anni fa e dichiaratamente sottovalutato, l’ho ripreso in
considerazione circa due anni fa vedendo una band che lo suonava: automaticamente è scattato il sorriso, come
per magia. Era il 24 dicembre, verso sera. Due giorni di bava alla bocca ed il
27 sono entrato in un negozio e ne sono uscito con il mio primo modello
(buonino) da 80 euro. Attualmente ne possiedo una quindicina.
Quando
avete acquistato il vostro primo ukulele, come avete iniziato a capire come si
suona? Come avete iniziato ad imparare a
suonarlo? Tramite Internet, libri, dvd… o cos’altro?
D. Tutto da autodidatta, perfezionando poi le conoscenze dell’ukulele soprano con il collega Bruner!
D. Tutto da autodidatta, perfezionando poi le conoscenze dell’ukulele soprano con il collega Bruner!
C. Ho iniziato trattandolo come una chitarra
"piccola", poi in realtà ho scoperto che ha una sua tecnica peculiare
che ho approfondito incontrando ukulelisti affermati e seguendo i grandi
dell'ukulele su youtube!
U.
Provenendo da un background musicale abbastanza completo, la sola difficoltà è stata acquistare una
posizione corretta strumento/corpo e per
le singole mani: tale difficoltà è stata superata nel giro di qualche decina di
minuti, dopodiché il grosso è stato fatto da tutorial sul web e pagine di settore
dedicate. Tuttavia, una volta acquisite le conoscenze di base ( accordi,
tecniche, ecc…) il mio percorso formativo è continuato, e prosegue tuttora su
tecniche più complesse e stili specifici dello strumento meno adatti al
“profano”, che semplicemente non funzionano su altri strumenti.
Che
genere preferite suonare con l’ukuele? E che taglia preferite: sopranino,
soprano, concert, tenore, baritono, banjolele..?
D. Beh… Suono tanto country con l’ukubasso.. va bene come risposta? J
D. Beh… Suono tanto country con l’ukubasso.. va bene come risposta? J
C. Essendo grande e grosso e dotato di
"palanche" generose, mi trovo a mio agio col Tenore. Mi piace molto
la musica country-rock!
U. Il
mio “Mentore” (Daniele Dencs) mi illuminò sul fatto che ogni musica è tale, dai
colossi agli artisti sconosciuti, dal commerciale al jazz… Con l’ukulele si
suona tutto. E se qualcosa stona, bastano piccoli riarrangiamenti per rendere
una canzone strasentita nuova e coinvolgente. Ancora, con l’accordatura a sol
alto, ed una buona tecnica di FINGERPICKING ( melodia ed armonia suonate
assieme)e con un solo ukulele soprano si
fa quello che si farebbe con due chitarre!! Soprano e concerto standard sono i must: il resto è carta da parati!!
Voi che avete sicuramente provato diversi modelli di ukulele, potreste
descrivermi la differenza?
D. Rimetto ai miei colleghi la risposta… Io ho provato tanti bassi, di tante marche, ed ognuno ha le proprie potenzialità!
D. Rimetto ai miei colleghi la risposta… Io ho provato tanti bassi, di tante marche, ed ognuno ha le proprie potenzialità!
U. Più grande è la cassa più profondo e caldo è il suono: fare un accompagnamento con un tenore è quasi
uno spreco, così come fare un assolo con un soprano può apparire limitativo e
frustrante.
In linea di massima utilizzo il soprano per le ritmiche ed il concerto per arpeggi e fingerpicking ( anche se spesso “rigiro” le parti!): molto comunque, dipende proprio dal pezzo che sto suonando.
Il tenore lo lascio ai professionisti delle scale e degli assoli, nonostante eserciti su di me un discreto fascino. Se dovessi utilizzare un baritono, tornerei a suonare la chitarra!!!
Sulle marche, non metto bocca: basta che la tastiera sia intonata, la differenza la fanno le corde.
In linea di massima utilizzo il soprano per le ritmiche ed il concerto per arpeggi e fingerpicking ( anche se spesso “rigiro” le parti!): molto comunque, dipende proprio dal pezzo che sto suonando.
Il tenore lo lascio ai professionisti delle scale e degli assoli, nonostante eserciti su di me un discreto fascino. Se dovessi utilizzare un baritono, tornerei a suonare la chitarra!!!
Sulle marche, non metto bocca: basta che la tastiera sia intonata, la differenza la fanno le corde.
A chi
deve iniziare, come primo ukulele quale taglia consigliate?
D. Ovviamente un soprano!
D. Ovviamente un soprano!
C. Sempre e comunque il soprano, che ha il
sound caratteristico dell'ukulele!
U. Il
soprano: perché, a parte il fatto che è
l’ukulele per eccellenza, è quello su
cui il neofita si può sbizzarrire di più come scelta, rimanendo su fasce di
prezzo contenute. Sarà poi l’istinto e l’esperienza del musicista stesso ad indirizzarlo
verso conferme o scelte eventualmente
differenti
Oltre alla taglia dell’ukulele, quale marca consigliate per chi è alle
prime armi e quale per chi vuole uno strumento valido per iniziare a suonare
seriamente facendo serate dal vivo?
D. Abbiamo un rapporto di amicizia e collaborazione con la Kala e con il Mercatino dell’ukulele, quindi, sicuramente rivolgendovi a loro, troverete persone competenti che sapranno indicarvi lo strumento più adatto!
D. Abbiamo un rapporto di amicizia e collaborazione con la Kala e con il Mercatino dell’ukulele, quindi, sicuramente rivolgendovi a loro, troverete persone competenti che sapranno indicarvi lo strumento più adatto!
C. consiglio un
Mahimahi, strumento economico ma dal rapporto qualità prezzo vincente! Io
stesso ne uso uno dal vivo con soddisfazione.
U. Dipende dal tipo di impronta che
si vuole dare: per un solista un
concerto od un tenore, ma per chi fa strumming (l’accompagnamento classico con
l’ukulele) il soprano è il più adeguato. Fermo restando, tuttavia, che il suono
amplificato andrà sempre “corretto” ed eventualmente effettato a piacere del
musicista.
Quali
sono i parametri, tipo di legno, corde, tastiera, ponte, ecc… che l’ukulele
deve avere per essere un buon ukulele? Quali sono le caratteristiche che
bisogna guardare per capire se il tal ukulele è un buon ukulele?
D. Trovarcisi a ‘pelle’ è di certo la cosa migliore. Nessuno potrà imporre mai uno strumento che non senti ‘familiare’ tra le mani.
D. Trovarcisi a ‘pelle’ è di certo la cosa migliore. Nessuno potrà imporre mai uno strumento che non senti ‘familiare’ tra le mani.
C. La prima cosa è sicuramente la tavola in
legno massello (koa e mogano i miei preferiti).
poi
una buona qualità delle meccaniche, infine corde Aquila Red che fanno veramente
la differenza.
U.
Assolutamente nessuna!! L’ukulele “ideale” deve soltanto piacere esteticamente,
per fare in modo che il possessore lo senta davvero suo. Con il tempo e con la
voglia di continuare le esigenze indirizzeranno l’acquirente verso modelli più
performanti e, ovviamente, costosi, ma sempre a suo gusto. Unica necessità, a
qualsiasi livello di strumento, è il cambiare le corde con quelle che più si
preferisce, ma che devono garantire standard elevati: un ukulele da milioni di
euro con delle corde non professionali suonerà sempre peggio di uno da 20 con
delle buone corde. E su questo non si
discute.
In
questi ultimi anni c’è stato sempre una diffusione maggiore di questo strumento,
anche in Italia. Secondo voi a che cosa si deve questo boom?
D. Forse al fatto che costa poco, fa sorridere e si può portare ovunque? O forse al fatto che la nostra opera di diffusione sta funzionando? J
D. Forse al fatto che costa poco, fa sorridere e si può portare ovunque? O forse al fatto che la nostra opera di diffusione sta funzionando? J
C. Secondo me è dovuta al bisogno di serenità
e di ritrovare una dimensione giocosa in un mondo sempre più teso e drammatico.
U.
In realtà l’ukulele non è mai tramontato del tutto: data la sua grande diffusione a livello
mondiale, si è visto come il calare di popolarità da una parte del pianeta
equivalesse ad un’affermazione dello
strumento dalla parte opposta; adesso è il momento dell’Italia, anzi
dell’Europa ( viste le continue manifestazioni che ruotano intorno ad esso). Grazie
anche ad una propaganda musicale operata dai musicisti di settore e
dall’impronta didattica, prevalentemente rivolta ai bambini in tenera età (per
i quali è, ovviamente, particolarmente adatto!)
l’ukulele sta prendendo piede ovunque, perché accorcia le distanze tra
pubblico ed artista rendendo tutte e due le parti protagoniste dello stesso
spettacolo e, allo stesso tempo, tra
musicista e musica. Senza tralasciare i “tecnicismi” musicali, peraltro
fattibilissimi, diventa veicolo di comunicazione comune tra chi suona e chi
ascolta, disintegrando letteralmente le barriere del palco, al punto che,
sempre più spesso, chi ascolta un ukulele suonare diventa suonatore di ukulele
a sua volta avvicinandosi in maniera indolore e piacevole ad un apprendimento
musicale nuovo, facile e funzionale.
Che
consiglio vi sentite di dare a chi vuole incominciare a suonare l’ukulele, o
comunque a chi è alle prime armi?
D. Venite ai nostri corsi per principianti! Ci si diverte, si incontra gente e si suona in allegria!
D. Venite ai nostri corsi per principianti! Ci si diverte, si incontra gente e si suona in allegria!
C. Suonate tanto, suonate ovunque... e
soprattutto suonate insieme!
U.
Se avete scelto di imparare a suonare un ukulele avete già fatto i tre quarti
del lavoro. Adesso manca solo qualche
nozione ed un po’ di esercizio.
Siamo
arrivati alla fine dell’intervista, vi ringrazio per la pazienza, la gentilezza
e la disponibilità. Volete chiudere dicendo qualcosa agli appassionati che
leggeranno questa intervista?
D.
Seguiteci, gli UKUS IN FABULA cercano persone che vogliono passare una serata
divertente, che non è solo ascoltare un concerto, ma farne parte e divertirci
tutti insieme!
C.
Grazie a te! Aiutiamo a diffondere
la cultura dell'ukulele nel nostro bellissimo paese!
U. Se
non sapete suonare, imparate a suonare un ukulele. Se sapete farlo, ma con un
altro strumento, imparate a suonare un ukulele lo stesso. Ed iniziate a sorridere!!
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