Accordare scordando

Sono stato a trovare Ruggero Castellani nella sua bottega “Chiodofisso” a Dueville, vicino a Vicenza, una tappa obbligata per gli amanti dell’ukulele e soprattutto del banjolele. È la quarta volta che incontro Ruggero ed ogni volta è una grande emozione confrontarmi con lui mentre provo strumenti sempre interessanti, scelti e restaurati con cura. Anche questa volta è stata un’occasione per scoprire insieme a lui nuovi aspetti di questi oggetti sonori, lontani da noi nel tempo e nello spazio, che ci raccontano storie meritevoli di essere riscoperte.
Ruggero è una persona molto curiosa di quanto avviene nel mondo dell’ukulele e  conoscendo bene i miei interessi mi ha proposto di consultare alcuni libretti e riviste che negli anni ha acquistato fra un banjolele e l’altro, magari dimenticati in una polverosa custodia.
Avendo letto il mio recente articolo OLTRE SOL DO MI LA  ha ritenuto importante mettermi a conoscenza di quanto scritto in alcuni di questi libretti, ben sapendo che così mi avrebbe permesso di proseguire la mia ricerca sulle diverse accordature dell’ukulele in Inghilterra e negli States. Il primo libretto di cui vi voglio parlare è intitolato “FIRST STEP how to play the ukulele & ukulele banjo”, scritto da Lew Stern e pubblicato nel 1927.



In esso si spiega ai principianti come realizzare l’accompagnamento di semplici canzoni su uno strumento accordato in Re, ossia la re fa# si. Dopo aver fornito precise e utili indicazioni per fare strumming su brani in tonalità di Re e Sol, usando la forma degli accordi che noi conosciamo come Do Fa Sol7 Do7 Lam Sib, aggiunge  che una volta imparate queste posizioni della mano sinistra si possono suonare canzoni in tonalità più difficili come Mib e Lab semplicemente alzando l’accordatura di mezzo tono.
In modo simile, abbassando l’accordatura di un tono, si possono suonare brani in Do e Fa sfruttando le stesse posizioni degli accordi.


Lo stesso strumento, solitamente accordato in Re, poteva quindi essere “scordato” in Do o in Mib.
È certo quindi che nei decenni in cui si riteneva che la standard tuning fosse quella in Re, non si escludeva la possibilità di suonare con accordature alternative a seconda delle necessità, quella in Do e Mib erano suggerite per ovvi motivi di praticità.


Sempre all’ukulele in Re è destinata la raccolta di brani dal titolo “Famous collection arranged by Wendell Hall” pubblicata nel 1950, in essa viene riportata una classificazione curiosa. Windall Hall usa alcuni termini insoliti per definire gli strumenti che compongono “la famiglia delle piccole chitarre”:  Ukulele - Teeviola - Taraguitar. Ciascuno di essi veniva accordato in modo diverso: in Re (la re fa# si) in Do (sol do mi la) in La (mi la do# fa#).
Sorvolando sull’utilizzo di questi termini che certamente non presero piede, quello che risulta evidente è l’intenzione di classificarli in base al registro (tenore, baritono e basso) e le tre accordature che inequivocabilmente ampliano lo spettro sonoro degli strumenti a 4 corde derivati dalla chitarra.
In questo caso non si altera l’accordatura dello strumento per suonare in altre tonalità ma si utilizzano diversi strumenti già accordati in modo differente.


Considerando che entrambi questi volumetti sono destinati all’accompagnamento del canto, possiamo facilmente ipotizzare che queste “scordature” siano funzionali in quanto si adattano ai diversi registri vocali di chi canta.
Tutto ciò conferma quanto già detto concludendo il mio precedente scritto dal titolo OLTRE SOL DO MI LA. Le potenzialità degli ukulele sono molte ed è un peccato che spesso ci si limiti all’accordatura standard, qualunque essa sia. Le molteplici dimensioni della cassa armonica e il diverso diapason degli ukulele che suoniamo potrebbero essere meglio sfruttati per evidenziare i diversi registri, in particolare soprano contralto e tenore che nella prassi odierna risultano appiattiti sull’accordatura sol do mi la. Potremmo invece prendere spunto dall’esperienza di alcuni ukulelisti del passato, ma anche oggi non mancano esempi interessanti.  Per chi desiderasse avere un’idea più  precisa di come suonano le altre accordature suggerisco l’ascolto della puntata di INTORNO ALL’UKULELE n. 30 del 31 gennaio 2018 (http://www.intornoallukulele.it/2018/02/16/puntata-n-38-del-31-gennaio-2018/)
in cui è possibile  ascoltare fra gli altri Cliff Edwards, John Butler e il nostro Fabio KoRyu Calabrò. Alla prossima.





Articolo scritto da:
Davide Donelli di
INTORNO ALL’UKULELE

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