Intervista ukulelistica a Daniele Bianchini detto El Pancho degli El Pancho & los dorados band
1. Come descriveresti il tuo background
musicale?
Tutto inizia con Hendrix intorno agli 11 anni quando in tv vidi un
filmato di una sua vecchia esibizione. Da quel giorno capii che il rock era la
mia musica e che avrei suonato sicuramente uno strumento a corda! Mi appassiono
così al rock, all’hard rock ed al metal rimanendo comunque molto aperto ad ogni
genere musicale difatti ascolto di tutto dal blues (che adoro) alla new age.
Prima di approdare all’ukulele ho fatto parte di vari gruppi musicali rock rivestendo
vari ruoli (voce, chitarra, basso).
2.
Qual
è il tuo approccio globale alla musica in generale?
Ho un approccio a 360°. Probabilmente il
fatto di ascoltare tanta musica diversa mi spinge in modo naturale a mescolare
vari generi. Le canzoni che scrivo hanno influenze davvero varie si passa dalla ballata rock a canzoni da
atmosfere molto sudamericane! Insomma cerco di non rinchiudermi in uno stile,
ma di accompagnare i testi con le atmosfere che ritengo più idonee. Quando suono dal vivo, oltre ai mie inediti,
propongo cover rock di artisti italiani (tipo Ligabue, Negrita, Vasco e
Litfiba) anche se in scaletta non manca mai qualche brano di qualche cantautore
tipo Battisti o De Andrè. Nonostante le radici rock il mio gruppo “el Pancho
& los Dorados band” (dove canto e suono l’ukulele) esegue tutti i brani con
percussioni e strumenti rigorosamente acustici.
3.
Da
quanti anni suoni l’ukulele?
2 anni e mezzo.
4.
Come
hai conosciuto l’ukulele? Chi o cosa ti ha spinto ad iniziare a suonarlo?
Mi è stato regalato da mia madre. Appena ho messo le dita sulle corde
è stato amore al primo tocco. Anche se suono vari strumenti con l’ukulele ho
avuto un feeling speciale da subito e non ho mai smesso di suonarlo per un
giorno! Credo che ciò che mi ha spinto a suonarlo sia proprio la bellezza del
suono e la sua versatilità ad essere suonato in ogni genere.
5.
Quando
hai acquistato il tuo primo ukulele, come hai iniziato a capire come si
suona? Dove ti sei orientato per
imparare a suonarlo? Internet, libri, dvd… o altro?
Ho cercato su Internet come accordarlo, uno schema di accordi e qualche scala e poi ho iniziato a suonare di
tutto! Pian piano ho iniziato a muovermi sulla tastiera ed ho iniziato con i
primi assoli cercando di trovare i miei brani preferiti ad orecchio (visto che
in giro ci sono alcune tablature non proprio perfette). Diciamo che mi piace
molto seguire il mio istinto senza fossilizzarmi troppo a seguire video
didattici. Probabilmente il background musicale con chitarra e basso mi ha
favorito molto nell’approccio con l’ukulele.
6.
Che
genere di musica preferisci suonare con l’ukuele? Qual è la tua taglia
preferita di ukulele (sopranino, soprano, concert, tenore, baritono,
banjolele…)?
Mi piace suonare davvero di tutto con l’ukulele. Esibendomi dal vivo
però la musica che suono di più è quella scritta da me e le cover rock italiane
che ho in scaletta. Per quanto riguarda la taglia non ho dubbi: il Concert! Ha
ancora secondo me le sonorità del soprano, ma ha una tastiera comoda che
consente anche di eseguire parti soliste.
7.
Tu
che hai sicuramente provato diversi modelli di ukulele, potresti descrivermi la
differenza secondo te?
La differenza a mio avviso risiede molto nel suono. Ogni taglia di
ukulele ha il suo timbro inconfondibile. Prendi il tenore.. è la classica taglia
dei virtuosi delle 4 corde! Sonorità profonde e tastiera comoda.
8.
Quale
taglia di ukulele consigli a chi deve iniziare?
Senza dubbio il Soprano! Si deve partire da lì. Poi in base alle
propria attitudine ed ai propri gusti musicali si può scegliere se passare ad
un’altra taglia o meno.
9.
Oltre
alla taglia dell’ukulele, quale marca raccomanderesti a chi è alle prime armi e
quale a coloro che vogliono uno strumento valido per suonare seriamente,
facendo serate dal vivo?
A chi inizia consiglio di non spendere fortune nel primo strumento,
c’è la possibilità che ci si possa stancare della novità. In caso si voglia
continuare si può acquistare poi uno strumento più buono. Spesso poi tra gli
strumenti economici può capitare qualche piacevole sorpresa! Per suonare dal
vivo consiglio sicuramente un ukulele amplificato, perché da la possibilità di
suonare senza problemi anche sui palchi collegandosi ad un ampli o direttamente
nel mixer. Io per suonare dal vivo utilizzo un concert Les Paul della Epiphone
collegato ad un multieffetto Boss per gestire il volume e per colorare il suono
con qualche effetto tipo delay o chorus. Per situazioni più intime (piccoli locali ad
esempio) può essere anche bello microfonare l’ukulele restituendo forse un
suono più fedele, ma si deve trattare di situazioni in cui serve davvero poco
volume altrimenti il rischio feedback è dietro l’angolo!
10.
Quali
sono i parametri (tipo di legno, corde, tastiera, ponte, ecc…) che l’ukulele
deve avere per essere considerato buono? A quali caratteristiche guardi tu
maggiormente?
Non credo ci sia una regola..almeno per me. Lo strumento bisogna
suonarlo e capire se c’è feeling! Ognuno di noi ha un suono nella propria testa
e non è detto che l’ukulele perfetto per me lo sia per chiunque! L’unico
parametro che deve avere fisso l’ukulele che suono io sono le corde Aquila. Non
per reclamizzare il marchio, ma perché davvero migliorano notevolmente il suono
di qualsiasi ukulele.
11.
Abbiamo
assistito, in questi ultimi anni, ad una diffusione crescente dell’ukulele in
Italia e nel mondo: secondo te, a che cosa si deve questo boom?
Perché ha un suono unico e perché inizia ad essere “sdoganato” da nomi
importanti come ad esempio Eddie Vedder che ha inciso un intero album con
l’ukulele. In Italia molto importante credo sia il lavoro fatto da Jontom con
le sue attività. Credo che grazie a Jontom molti ukulelisti hanno la
possibilità di conoscersi scambiandosi esperienze ed impressioni. Ci tengo
anche però a ricordare il lavoro fatto da Andrea Bigiarini che in passato
pubblicò molte info utili nei suoi siti e su You Tube.
12. Che consiglio ti senti di dare a chi vuole
incominciare a suonare l’ukulele, o comunque è alle prime armi?
Di suonare ogni giorno anche se per poco tempo e soprattutto di
suonare la musica che si ama! Consiglio inoltre di non cercare di somigliare per
forza a qualcuno e di cercare la giusta sintonia con il proprio strumento. Non
scoraggiatevi se i risultati sembrano non arrivare con un po’ di pazienza si
avranno le prime soddisfazioni!
13. Siamo arrivati alla fine dell’intervista,
ti ringrazio per la pazienza, la gentilezza e la disponibilità. Vuoi chiudere
dicendo qualcosa agli appassionati che leggeranno questa intervista?
Innanzitutto
grazie a te per lo spazio dedicatomi e per questo blog che contribuisce a far
conoscere il nostro ukulele! Consiglio agli appassionati di suonare sempre e di
far conoscere il più possibile questo piccolo meraviglioso strumento!
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