Intervista ukulelosa ai The Johnny Bemolle's
E dopo aver recensito il loro primo EP non poteva mancare l'intervista a questo fantastico duo!
1.
Come descrivereste il vostro background musicale?
Siamo
appassionati di folk ma anche di rock più deciso. Veniamo da esperienze
musicali diverse tra di loro e rispetto a questo genere, e questo influenza
molto la musica che facciamo.
3.
Com’è nata l’idea di questo progetto, questo duo?
Antonello ha
iniziato quasi come esperimento a suonare cover folk in piccoli locali da solo,
poi per motivi diversi dalla musica ha incontrato Eleonora a cui piacque molto
l’idea. Di li a trovarsi in sala prove è stato facile.
4.
Da quanto tempo esiste il vostro gruppo?
Ufficialmente
circa un anno, ci siamo dati un nome e un’idea chiara intorno al San Patrizio
del 2014.
5.
Come è venuta l’idea di inserire l’ukulele tra gli
strumenti suonati?
Essendo in
due ci piaceva l’idea di proporre più suoni diversi, suonando più strumenti
ognuno, quindi l’ukulele ci sembrava perfetto.
6.
Quali sono i vostri progetti futuri?
Suonare le
storie di Johnny in giro e condividerle con più persone possibile!
7.
Da quanti anni suoni l’ukulele?
Antonello:
da circa 3, è stato l’ultimo strumento a corde che ho iniziato a suonare
8.
Come hai conosciuto l’ukulele? Chi o cosa ti ha spinto
ad iniziare a suonarlo?
Antonello:
l’ho conosciuto molto tempo fa ma devo dire che inizialmente non l’ho
approfondito molto, mentre quando ho iniziato ad appassionarmi ad alcuni
ukulelisti, Blue Dean Carcione su tutti, ho deciso di imparare a suonarlo per
bene.
9.
Quando hai acquistato il tuo primo ukulele, come hai
iniziato a capire come si suona? Dove ti
sei orientato per imparare a suonarlo? Internet, libri, dvd… o altro?
Antonello:
il mio primo ukulele me lo hanno regalato mia sorella e mio cognato per Natale,
e ho iniziato completamente da autodidatta essendo già chitarrista.
10. Che
genere di musica preferisci suonare con l’ukulele? Qual è la tua taglia
preferita di ukulele (sopranino, soprano, concert, tenore, baritono,
banjolele…)?
Antonello:
mi sto trovando molto bene con l’ukulele concert, in genere per ora ci sto
suonando folk e blues prevalentemente, tutte cose molto ritmate.
11. Hai
provato diversi modelli di ukulele? Potresti descrivermi la differenza secondo
te?
Antonello:
dalle dimensioni differenti dipende molto il suono, per esempio il soprano e
sopranino perdono molto in bassi ovviamente. Per il resto è molto importante la
tastiera, come in tutti gli strumenti a corde.
12. Quale
taglia di ukulele consigli a chi deve iniziare?
Antonello:
il soprano è perfetto, è comodo da trasportare e non ha molto volume, ottimo
per non disturbare la quiete quando ancora si “strimpella” non benissimo.
13. Oltre
alla taglia dell’ukulele, quale marca raccomanderesti a chi è alle prime armi e
quale a coloro che vogliono uno strumento valido per suonare seriamente,
facendo serate dal vivo?
Antonello:
io sto usando un Ibanez elettrificato che per ora dal vivo va benissimo, non ho
mai avuto problemi. Come sempre preferirei suonare con un buon microfono
davanti allo strumento, ma è molto più pratico avere un buon ukulele
elettrificato.
14. Quali
sono i parametri (tipo di legno, corde, tastiera, ponte, ecc…) che l’ukulele
deve avere per essere considerato buono? A quali caratteristiche guardi tu
maggiormente?
Antonello:
essendo abituato bene da buone chitarre acustiche ed elettriche guardo molto
alla tastiera, deve essere comoda prima di tutto. Altra cosa da non
sottovalutare mai sono le corde, fanno la differenza.
15. Abbiamo
assistito, in questi ultimi anni, ad una diffusione crescente dell’ukulele in
Italia e nel mondo: secondo te, a che cosa si deve questo boom?
Antonello:
secondo me alla riscoperta di uno strumento semplice da iniziare a suonare ma
che poi ha grosse potenzialità.
16. Che
consiglio ti senti di dare a chi vuole incominciare a suonare l’ukulele, o
comunque è alle prime armi?
Antonello:
di guardare tanti video tutorial online, siti tipo youkuele.com e soprattutto
farsi invogliare ascoltando ukulelisti bravi per capire cosa si riesce a fare
con questo “semplice” strumento.
17. Siamo
arrivati alla fine dell’intervista, vi ringrazio per la pazienza, la gentilezza
e la disponibilità. Volete chiudere dicendo qualcosa agli appassionati che
leggeranno questa intervista?
Di suonare,
con pazienza e sacrificio se necessario, che sia l’ukulele o qualsiasi altro
strumento, che sia il folk o qualsiasi altro genere, perchè alla fine la musica
restituisce tutto, con gli interessi. E soprattutto ascoltate musica nuova
sempre, andate a concerti di musicisti che non conoscete, insomma, siate curiosi!
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