Intervista a Cesare Cortassa
1. Come descriveresti il tuo background
musicale?
Prima di tutto
credo sia giusto dire che sono un insegnante di scuola primaria e quindi ho un
lavoro che esula dal campo musicale, anche se la musica è un po’ più di un
hobby per me. Ho iniziato con
una band di compagni di scuola alle superiori circa 25 anni fa e ho sempre
continuato a cantare fino a quando non ho scoperto l’ukulele. Da quel momento
quando canto posso accompagnarmi col dolce suono delle 4 corde hawaiiane ed è
meraviglioso. Buona parte
delle serate in cui suono nei locali o ai festival le passo con una formazione
acustica di amici dal nome “Progetto Quote Latte” che si dedica alla musica
cantautoriale francese tradotta in italiano e, per inciso, non ha alcuna
connotazione politica ne interessi in tal senso.
2. Qual è il tuo approccio globale alla
musica in generale?
Ascolto quasi di tutto anche se prediligo
la musica acustica o il rock, mentre l’elettronica non mi piace molto. Canto dalla mattina alla sera e, quando
non canto o suonicchio l’ukulele, fischietto…quindi direi che la musica occupa
gran parte della mia vita “vigile”… e anche quando dormo…. ultimamente sogno un
martin style 3… quindi la musica “occupa” anche le ore notturne.
3. Da quanti anni suoni l’ukulele?
Circa
4 anni.
4. Come hai conosciuto l’ukulele? Chi o cosa
ti ha spinto ad iniziare a suonarlo?
L’ho visto nella
vetrina di un negozio di musica di Torino una decina di anni fa e l’ho comprato
perché era “carino”…poi è rimasto appeso in casa mia per un bel po’ fino a
quando 4 anni fa non incontro per la rete la comunità di ukulelisti: ukulele
Italia e il mitico Andrea Bigiarini…da lì è partito tutto.
5. Quando hai acquistato il tuo primo
ukulele, come hai iniziato a capire come si suona? Dove ti sei orientato per imparare a suonarlo?
Internet, libri, dvd… o altro?
Come dicevo
prima, il primo, un senza nome di compensato l’ho preso una decina di anni
fa….un concert come taglia, poi tramite internet ho scoperto le varie misure e
come si accordava….le prime tavole di accordi e i tentativi da autodidatta…diciamo
che ho imparato suonando molto….prendendo i canzonieri da “chitarrista da
spiaggia” e rifacendoli con l’ukulele cercando di capire cosa veniva bene e
cosa no. Solo ultimamente tramite il mercatino dell’ukulele di tanto in tanto
prendo qualche libro o qualche dvd tematico. Quando posso
vado ai raduni e frequento i workshop di chi è infinitamente più bravo di me
sperando di imparare qualcosa….spesso ci riesco e torno a casa soddisfatto.
6. Che genere di musica preferisci suonare
con l’ukuele? Qual è la tua taglia preferita di ukulele (sopranino, soprano,
concert, tenore, baritono, banjolele…)?
Mi piace la
musica cantautoriale italiana e francese e poi tutti i grandi classici standard
jazz e swing dagli anni 20 ai 50…per me “l’ukulele” è soprano, ma dipende da
cosa suono….se per lo swing il soprano è d’obbligo, i cantautori che amo tipo
DeAndrè e Brassens li suono col concert o col tenore.
7. Tu che hai sicuramente provato diversi
modelli di ukulele, potresti descrivermi la differenza secondo te?
Non è facile… io
non sono un tecnico ma un umile autodidatta…. posso raccontare le mie
sensazioni suonando certi modelli. Diciamo che
certi virtuosismi con lo strumming trovo che vengano bene col soprano e che il
suo suono, seppur con armonici limitati e un sustain non certo infinito, è per
me l’apoteosi del suono dell’ukulele (ovviamente se il soprano che state
suonando è un pezzo di liuteria artigianale fatto a mano e in pregiatissimo koa
selezionato…. anche gli armonici e il sustain spaccano di brutto eh!! Forse
sarebbe giusto dire che io non ho mai suonato ukulele di fascia “alta” tipo i
Kanile’a o i Martin…. ma sempre strumenti
di fascia media). l Tenore
secondo me ha un suono già più “chitarroso”, mentre il concert è un buon
compromesso tra spazio sulla tastiera e suono “tradizionale”. l Sopranino…. io
ne ho uno in mogano della kala, ma è più un vezzo che altro… uno strumento che
suona benissimo e serve per stupire la gente con le sue minime dimensioni, ma
non lo suono spesso.
8. Quale taglia di ukulele consigli a chi
deve iniziare?
Concert, una
giusta via di mezzo per poi passare o al soprano o al tenore a seconda delle
esigenze personali.
9. Oltre alla taglia dell’ukulele, quale
marca raccomanderesti a chi è alle prime armi e quale a coloro che vogliono uno
strumento valido per suonare seriamente, facendo serate dal vivo?
Domanda da un
milione di euro… beh come si fa a
rispondere… di sicuro bisogna capire cosa una persona è disposta a spendere… così
di mio… io sono convinto che la Mahi Mahi ha degli ottimi prodotti sia per chi
inizia che per chi vuole suonare su un palco senza enormi pretese (come me)…. certo
se si vuole il top… le marche le ho dette… Kanile’a, Kamaka, Martin…
10. Quali sono i parametri (tipo di legno,
corde, tastiera, ponte, ecc…) che l’ukulele deve avere per essere considerato
buono? A quali caratteristiche guardi tu maggiormente?
Sicuramente si
guarda il tipo di legno e la lavorazione artigianale o in serie. Io amo il suono
del mogano e ultimamente, non avendo molti soldi (e chi ne ha?) da spendere per
nuovi ukulele mi sto dedicando alle prove di varie mute di corde per sentire le
differenze e farmi un’idea (Aquila, Worth, D’Addario, Martin, ecc…).
11. Abbiamo assistito, in questi ultimi anni,
ad una diffusione crescente dell’ukulele in Italia e nel mondo: secondo te, a
che cosa si deve questo boom?
Dipende dal
fatto che il mondo sta aprendo gli occhi e finalmente la gente si accorge di
quanto meravigliosamente potente sia questo strumento, in grado di esprimere
eccezionali talenti tecnici e virtuosi e nel contempo coinvolgere miriadi di
semplici amatori.
12. Che consiglio ti senti di dare a chi vuole
incominciare a suonare l’ukulele, o comunque è alle prime armi?
Non ho
abbastanza conoscenze per dare consigli tecnici, quindi quello che potrei dire
è…. suonate tutte le volte che la cosa vi da gioia o da gioia a qualcuno che vi
sta vicino, perché (se escludiamo il sesso) l’ukulele è il miglior
“antidepressivo omeopatico” che il mondo possa offrire!
13. Siamo arrivati alla fine dell’intervista,
ti ringrazio per la pazienza, la gentilezza e la disponibilità. Vuoi chiudere
dicendo qualcosa agli appassionati che leggeranno questa intervista?
Due cose: la
prima è che se vi va di dare un’occhio alle cose che faccio potete trovarle sul
mio canale youtube http://www.youtube.com/user/polletto?feature=mhee oppure sulla pagina della mia formazione
acustica http://quotelatte.weebly.com/
La seconda è che
tutti dovrebbero avere un ukulele, perciò…. dateci dentro ragazzi…. e ogni occasione utile tipo
Natale, compleanni, san Valentino, Epifania, Bar mitzvah, il primo pensiero a
che regalo fare sia: UN UKULELE!!!
Commenti
Posta un commento